Legittimo il licenziamento se il datore di lavoro scopre una condanna penale relativa ad un precedente rapporto di lavoro

Le condotte extralavorative del dipendente possono legittimare il licenziamento laddove siano idonee a ledere il legame fiduciario con il datore di lavoro. È quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, con sentenza n. 8944 del 29.03.2023. Nello specifico, tali condotte devono incidere, anche solo potenzialmente, sul rapporto lavorativo in modo oggettivo.Il caso prende le mosse dall’impugnazione di un licenziamento da parte di una dipendente. Il datore di lavoro aveva, infatti, comunicato il proprio recesso una volta scoperto che la lavoratrice era […]

Corruzione del pubblico ufficiale per nascondere i focolai di Covid-19 in RSA: la corruzione impropria è riassorbita nella più grave fattispecie di corruzione propria

Con sentenza n. 22390 del 24 maggio 2023 la Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, ha approfondito il tema del concorso tra i reati di corruzione propria e impropria.La vicenda muove dal processo a carico del direttore di varie residenze sanitarie per anziani, imputato per il reato di omicidio colposo perché, omettendo sistematicamente di adottare precauzioni idonee a prevenire la diffusione del Covid-19 all’interno delle strutture (ad esempio facendo lavorare operatori positivi al virus), causava la malattia di moltissimi ospiti, […]

Sorte di una società di capitali in caso di conflitto insanabile tra soci

Con sentenza n. 1476 del 5/05/2022, la Corte di Appello di Milano si è pronunciata in merito alla sorte di una società di capitali in caso di dissidio insanabile tra soci paritetici, affermando che “la sussistenza di un’insanabile conflittualità tra gli stessi, e il conseguente venire meno della fiducia reciproca, rende inevitabilmente impraticabili i meccanismi assembleari previsi dalla legge, con la conseguente impossibilità di un corretto, disteso e proficuo svolgimento dell’attività sociale”.Nel caso di specie, la lite era insorta tra […]

Licenziamento per inadempimento agli obblighi formativi

È legittimo il licenziamento del lavoratore che si rifiuta di partecipare alle attività di formazione obbligatoria organizzata dal datore di lavoro. È quanto stabilito dall’ordinanza n. 12241/2023 della Corte di Cassazione.Il caso prende le mosse dal ricorso proposto da un lavoratore avverso il licenziamento irrogatogli dal datore di lavoro. Questi, infatti, aveva optato per il provvedimento espulsivo a fronte del rifiuto del lavoratore di sottoporsi alla formazione obbligatoria. Il datore di lavoro aveva ritenuto, infatti, integrata, ai sensi del contratto […]

Il rilievo delle attività tipiche in materia di esercizio abusivo della professione

La vicenda prende le mosse dalle plurime attività svolte dall’inviato di un’emittente televisiva, quali ad esempio partecipazione a conferenze stampa, realizzazione di interviste, servizi di cronaca e commenti a confronti politici, in assenza di iscrizione all’albo professionale di competenza.In tali circostanze, come precisato dalla Corte di Cassazione (sezione VI Penale, sentenza n. 8956 dell’1 marzo 2023), sussiste il reato di cui all’art. 348 c.p. alla luce della sistematicità degli atti.Integra il reato di esercizio abusivo della professione di giornalista, in […]

Infortunio sul lavoro: l’ente risponde per il fatto proprio derivante dalla colpa in organizzazione

Con sentenza n. 21704 del 22 maggio 2023 la Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, ha chiarito i limiti della responsabilità dell’ente ai sensi del D.Lgs. 231/2001.Come è noto, il Decreto in esame ha introdotto una responsabilità dell’ente solo formalmente amministrativa, sostanziandosi in una responsabilità di tipo penalistico il cui accertamento segue le regole prescritte dal codice di procedura penale.Ne consegue che, in caso di infortunio sul lavoro, la responsabilità della società non possa prescindere dall’accertamento di una “colpa di […]

Indennità risarcitoria in caso di licenziamento per inidoneità sopravvenuta errata

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 11248/2023, riconosce una responsabilità attenuata al datore di lavoro che aveva licenziato una dipendente per un giudizio medico di inidoneità sopravvenuta rivelatosi poi errato.Il caso prende le mosse da un giudizio di inidoneità sopravvenuta alle mansioni di fisioterapista emesso da una struttura sanitaria pubblica. Il datore di lavoro aveva disposto il licenziamento per giustificato motivo oggettivo della lavoratrice, in assenza di altre mansioni compatibili con il suo stato di salute a cui adibirla.Il […]

Le delibere di approvazione del bilancio contrarie alla legge non sono compromettibili in arbitri.

Con sentenza del 17 marzo 2022, il Tribunale di Milano, Sezione specializzata in materia di impresa, si è espresso in materia di impugnazione delle delibere societarie di approvazione del bilancio contrarie alla legge.Nel caso di specie, il Tribunale, ha dichiarato l’infondatezza dell’eccezione di incompetenza dell’autorità giudiziaria sollevata in giudizio in considerazione della presenza nello statuto di una clausola compromissoria. Il Giudice ha affermato che non sono compromettibili in arbitri le controversie societarie aventi ad oggetto diritti indisponibili, come quelle relative […]

Evasione IVA: il superamento della soglia di punibilità è oggetto del dolo

Muovendo dal presupposto che i delitti di evasione siano reati propri dell’amministratore, la Corte di Cassazione ha stabilito che la consapevolezza del superamento della soglia di punibilità cui all’art. 5 del D.Lgs. 74/2000 è elemento costitutivo della fattispecie (sentenza n. 17393 del 27 aprile 2023).In quanto elemento tipico del reato, il superamento della soglia rappresentata dall’ammontare dell’imposta evasa deve formare oggetto di rappresentazione e volizione da parte dell’agente. Trattasi di dolo generico, che si affianca al dolo specifico del “fine […]

Tutela della DOP: il marchio “BOLGARÈ” è evocativo della DOP “Bolgheri”

Il Tribunale dell’Unione Europea, con decisione del 23/03/2023, ha respinto la domanda di registrazione del marchio bulgaro “BOLGARÈ”, depositato per la classe 33 per contraddistinguere vini e bevande alcoliche. Nello specifico, il Tribunale ha ritenuto che tale marchio fosse evocativo della denominazione di origine protetta “Bolgheri”.Inizialmente, la Divisione Opposizione dell’EUIPO rigettava l’opposizione alla domanda di registrazione del marchio bulgaro proposta dal Consorzio di tutela dei vini a denominazione di origine Bolgheri e Bolgheri Sassicaia. Successivamente, veniva accolta in sede di […]