Approfondimenti

Chi assume il ruolo di RSPP e di Delegato non riveste il ruolo di soggetto apicale nell’organigramma 231.

La Corte di Cassazione con sentenza n. 34943/2022 ha enunciato il principio di diritto per cui il potere di compiere scelte decisionali in piena autonomia in materia di sicurezza, in virtù di specifiche deleghe di funzione in materia di prevenzione sul lavoro, non implica il riconoscimento di poteri di amministrazione, gestione e rappresentanza che coinvolgono l’ente o una sua articolazione organizzativa. Allo stesso modo non può ritenersi che tali deleghe determinino nel delegato una relazione di immedesimazione organica idonea a […]

Licenziamento: le registrazioni su nastro magnetico effettuate dal lavoratore possono costituire fonte di prova.

E’ ciò che ha affermato la Corte di Cassazione con sentenza n. 28398 del 29 settembre 2022, accogliendo il ricorso incidentale presentato dalla lavoratrice e cassando con rinvio la precedente sentenza della Corte d’Appello di Salerno.Nel caso di specie, una lavoratrice aveva impugnato il licenziamento ritenuto ritorsivo, producendo a fondamento della propria domanda anche alcune registrazioni effettuate durante dei colloqui con i colleghi. La Corte d’Appello aveva rigettato le pretese della lavoratrice ritenendo che le registrazioni fossero abusive poiché captate […]

È legittimo il licenziamento per abuso dei permessi sindacali

La Corte di Cassazione con ordinanza n. 26198 del 06 settembre 2022 stabilisce la legittimità del licenziamento irrogato al lavoratore per aver impiegato i permessi sindacali, anche per una sola giornata, per finalità esclusivamente personali. La vicenda prende le mosse dal ricorso presentato dal lavoratore per essere stato licenziato a seguito dell’indebita fruizione del permesso sindacale per una sola giornata. Nel caso di specie, il ricorrente riteneva illegittimo il licenziamento considerando l’utilizzo del permesso sindacale per finalità personali assimila-bile ad […]

Licenziamento ritorsivo: l’intento vendicativo deve essere l’unica ragione del recesso datoriale.

La Corte di Appello di Bari con sentenza del 7 luglio 2022 n. 1476 ha affermato che affinché un licenziamento possa considerarsi ritorsivo, quest’ultimo deve essere stato determinato esclusivamente da un intento vendicativo del datore di lavoro in assenza di qualsivoglia altra ragione lecita e giustificatrice. L’atto di recesso da parte del datore di lavoro deve, dunque, non solo costituire un’arbitraria ed ingiusta reazione ad un comportamento del tutto lecito del lavoratore, ma anche basarsi su un intento vendicativo quale […]

Premio di risultato: è discriminatorio escludere dal computo i permessi ex L. n. 104/1992

E’ quanto statuito dalla Corte di Appello di Torino con sentenza del 13 aprile 2022. La sentenza di primo grado aveva dichiarato non discriminatorio un accordo collettivo che aveva escluso i giorni di permesso ex art. 33 L. n. 104/1992 dal computo delle presenze ai fini del calcolo del premio di risultato. La Corte di Appello di Torino ha, al contrario, accolto le pretese dei lavoratori riconoscendo il carattere discriminatorio della relativa disposizione. Secondo i giudici di seconde cure, invero, […]

Il rischio di inganno del pubblico in caso di cessione di un marchio patronimico.

  Con ordinanza n. 20269/2022 la Corte di Cassazione ha statuito in merito al ricorso presentato dallo stilista Alviero Martini nei confronti della società Alviero Martini S.p.A.. Nel caso di specie, lo stilista, che aveva abbandonato nel 2006 la compagine sociale mediante la sottoscrizione di un accordo transattivo, riteneva che il marchio comprendente il patronimico “Alviero Martini” impiegato dalla Alviero Martini S.p.A. per  contraddistinguere i propri prodotti di moda, fosse idoneo ad ingannare il pubblico in ordine alla relativa paternità. […]

 È lecito iscrivere a bilancio le partecipazioni sociali al costo di acquisto quando vi siano delle fondate ragioni che inducano gli amministratori a giudicare non permanente la perdita di valore.  

 Con sentenza n. 8389 del 16 ottobre 2021 il Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in Materia di Imprese, ha stabilito che “non viola i canoni di verità e prudenza, previsti per la redazione del bilancio dall’art. 2424 bis, comma 3, c.c., l’amministratore che difetti di iscrivere una certa posta nel fondo rischi ed oneri, quando, in modo prudente e ragionevole, viene valutato come improbabile il verificarsi di una perdita o il prodursi di un debito”. È dunque lecito iscrivere le […]

 D.Lgs. 231/2001: il processo a carico dell’ente e il processo a carico della persona fisica sono autonomi e distinti.

 Con sentenza n. 30610 del 3 agosto 2022 la Corte di Cassazione, Sezione III Penale, ha sancito la piena autonomia del processo a carico dell’ente da quello a carico della persona fisica, concludendo quindi per l’applicabilità della sanzione concordata tra l’ente e il Pubblico Ministero anche quando la pena concretamente inflitta alla persona fisica sia superiore a cinque anni di reclusione. Le conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione ruotano attorno al concetto di “definibilità”: ai sensi dell’art. 63, […]

 Reati tributari: il delitto di indebita compensazione si perfeziona al momento della presentazione dell’F24.

 È quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, con sentenza n. 30329 dell’1 agosto 2022. In particolare, secondo l’interpretazione dell’organo nomofilattico, il delitto di indebita compensazione previsto e punito dall’art. 10 quater  del D.Lgs. 74/2000 sanziona il mancato versamento delle somme dovute attraverso l’utilizzazione in compensazione crediti non spettanti o inesistenti, tutelando l’interesse al versamento dei tributi pregiudicato dalla violazione della procedura di compensazione.  Alla luce di quanto sopra, il momento di rilevanza penale deve essere anticipato alla […]

Il sanitario in aspettativa può non sottoporsi al vaccino obbligatorio. 

Il Tribunale di Milano, con sentenza del 26 novembre 2021, ha chiarito che il lavoratore del settore sanitario, sottoposto ad obbligo vaccinale anti Covid-19 in virtù del disposto dell’art. 4 D.L. n. 44/2021 e ss. mm., è esentato da tale obbligo vaccinale laddove sia in aspettativa e non svolga, di fatto, alcuna attività lavorativa. Secondo i Giudici milanesi, invero, il lavoratore posto in aspettativa, non svolgendo in concreto alcuna attività di lavoro, non potrebbe creare alcun rischio di contagio. La […]