Approfondimenti

Il socio di una società a responsabilità limitata può essere escluso dalla società ai sensi dell’art. 2473 bis c.c. solamente per le ipotesi di esclusione per giusta causa espressamente previste dall’atto costitutivo.

Il Tribunale di Catanzaro, Sezioni specializzate in materia di impresa, con sentenza del 4 novembre 2022 ha disposto che l’esclusione per giusta causa del socio da una società di capitali può avvenire unicamente per le ipotesi espressamente previste nello statuto.Nel caso di specie, il socio di maggioranza di una s.r.l. aveva agito in via cautelare chiedendo l’esclusione dalla società del socio di minoranza, il quale era stato condannato alla pena di numerosi anni di reclusione per il reato di associazione […]

La Corte di Cassazione fissa le soglie del piccolo spaccio attraverso statistiche giurisprudenziali

Il 25 novembre 2022 la Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, ha reso una sentenza destinata a fare scuola in materia di cessione di sostanze stupefacenti, stabilendo i limiti del fatto di lieve entità a partire dai precedenti giurisprudenziali.Il comma quinto dell’art. 73 TU Stupefacenti disciplina infatti l’ipotesi meno afflittiva di “spaccio di lieve entità”, senza però stabilirne i limiti e facendo un generico riferimento al fatto che “per i mezzi, la modalità o le circostanze dell’azione ovvero per la […]

È legittimo il licenziamento del lavoratore che utilizza il permesso sindacale per recarsi in spiaggia.

E’ quanto statuito dal Tribunale di Brindisi con sentenza n. 1565 dell’11 ottobre 2022. Il caso prende le mosse da un lavoratore che, usufruendo del permesso sindacale previsto per il suo ruolo per assentarsi lecitamente dal lavoro, si recava in spiaggia anziché dedicarsi alle attività tutelate dal permesso.Secondo il Giudice di prime cure, tale condotta è idonea a fondare un’ipotesi di inadempimento contrattuale suscettibile di essere sottoposto al potere disciplinare del datore di lavoro e, nello specifico, a legittimare una […]

Certificazione medica presentata in ritardo: in alcuni casi non costituisce causa di licenziamento

La Corte di Cassazione con ordinanza n. 33314/2022 ha affermato che, nel caso in cui il CCNL applicabile al rapporto di lavoro distingua tra il caso in cui il lavoratore ometta di presentare un giustificativo per le assenze maturate e quello in cui quest’ultimo lo presenti seppur tardivamente, il licenziamento irrogato per intempestiva presentazione del certificato medico non può considerarsi legittimo.Un lavoratore, nelle more del procedimento disciplinare per licenziamento per giusta causa, aveva presentato, solo in sede di audizione, un […]

Sì al sequestro preventivo di somme di denaro depositate su conto corrente cointestato

Con sentenza n. 43215 del 14 novembre 2022 la Corte di Cassazione, Sezione II Penale, è tornata a parlare di misure cautelari reali, e in particolare di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di somme di denaro depositate su un conto corrente cointestato.La pronuncia prende le mosse dalla vicenda di un imputato titolare di conto corrente insieme alla moglie, sul quale confluivano, oltre agli stipendi del medesimo, anche i canoni di locazione di un immobile (anch’esso cointestato).Il medesimo conto corrente veniva […]

Se il datore di lavoro viola l’obbligo di repechage, il lavoratore licenziato per giustificato motivo oggettivo ha diritto alla reintegra.

E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 33341 del 11.11.2022, accogliendo l’orientamento già espresso dalla Corte costituzionale con la pronuncia n. 125/2022.Il provvedimento prende le mosse da un licenziamento per giustificato motivo oggettivo a seguito di cessazione del contratto d’appalto cui il lavoratore era adibito. A seguito di impugnazione da parte del lavoratore del licenziamento così irrogato, la Corte d’Appello aveva accolto la relativa domanda ritenendo non assolto l’onere probatorio in capo al datore di lavoro relativo […]

L’onere probatorio relativo all’omessa vigilanza da parte dei sindaci spetta al curatore fallimentare

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 30383/2022, ha stabilito che la responsabilità dei sindaci di una società fallita per concorso omissivo nel fatto illecito degli amministratori richiede la dimostrazione, da parte del curatore, del nesso di causalità tra l’omessa vigilanza ed il danno, nesso che può essere ritenuto sussistente se l’attivazione del controllo avrebbe ragionevolmente evitato o limitato il pregiudizio.Nel caso di specie, il curatore del fallimento di una s.r.l. aveva convenuto in giudizio l’amministratore unico ed i sindaci […]

E’ lecita la sanzione del Garante nei confronti della Pubblica Amministrazione per aver diffuso i dati personali relativi alle condizioni di disabilità dei candidati ad un concorso pubblico

Il Garante per la protezione dei dati personali accertava l’illiceità del trattamento dei dati da parte della Regione per aver diffuso illegittimamente dei dati sensibili relativi alla condizione di salute di alcuni candidati della procedura concorsuale indetta dalla medesima, vietando altresì l’ulteriore diffusione in internet di tali dati con prescrizione di misure idonee a garantire il rispetto di tale divieto.Veniva ulteriormente comminata una sanzione amministrativa pari ad € 20.000,00.La Suprema Corte di Cassazione, con provvedimento n. 29049 rigetta il ricorso […]

Ammessa la copertura assicurativa INAIL anche per l’ansia e la depressione derivanti dal mobbing

Con ordinanza n. 31514 del 25.10.2022, la Corte di Cassazione afferma il diritto del lavoratore ad ottenere l’indennizzo INAIL per l’ansia e la depressione causati dal mobbing subito sul luogo di lavoro, purché riesca a provare che tali stati patologici siano direttamente connessi all’attività lavorativa.L’ordinanza prende le mosse dal ricorso depositato dalla lavoratrice nei confronti dell’INAIL per ottenere l’indennizzo per il disturbo post-traumatico da stress derivante dall’azione di mobbing messa in atto dalla datrice di lavoro. La Corte d’Appello di […]

La clausola penale di un contratto di pacchetto turistico può essere ricompresa tra le spese standard per il recesso.

Con ordinanza del 20 aprile 2022, il Tribunale di Milano accoglie il ricorso depositato da un viaggiatore avverso l’agenzia di viaggio con la quale aveva stipulato un pacchetto turistico. Nello specifico, tale pacchetto si era risolto per forza maggiore ai sensi dell’art. 41, co. 4 del Codice del Turismo con domanda del ricorrente alla restituzione dell’intero acconto corrisposto ed eventualmente con detrazione dell’importo versato a titolo di clausola penale. In particolare, il ricorrente deduceva la vessatorietà della penale concordata o […]