Con provvedimento del 12 settembre 2024 il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso un provvedimento significativo nei confronti di Sky Italia S.r.l., evidenziando gravi violazioni in materia di telemarketing e trattamento dei dati personali.
Il 31 marzo 2023, il Garante ha avviato un’istruttoria a seguito di 275 segnalazioni ricevute tra il 1° aprile 2022 e il 28 marzo 2023. Le segnalazioni riguardavano principalmente attività di telemarketing non autorizzate.
Il Garante ha verificato l’iscrizione delle numerazioni contattate da Sky al Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO). È emerso che 644 numerazioni, pari a poco più dell’11% dei contatti telefonici effettuati nel periodo febbraio-marzo 2023, erano iscritte al RPO. Questo ha configurato una violazione dell’art. 130 del Codice in materia di comunicazioni elettroniche, che vieta il contatto di numerazioni iscritte al RPO senza il consenso degli interessati.
Oltre alle violazioni di telemarketing, sono state segnalate ulteriori infrazioni riguardanti il servizio “NOW TV”. Sky ha inviato SMS promozionali senza il consenso degli interessati, sostenendo che tali comunicazioni fossero di servizio. Tuttavia, il Garante ha ritenuto che fossero promozionali e quindi soggette al consenso degli interessati.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha riscontrato che la società londinese XX, che raccoglie dati personali tramite il proprio sito internet per la partecipazione a concorsi a premi, ha fornito a Sky Italia S.r.l. i dati degli utenti senza rispettare le normative del GDPR. In particolare, il Garante ha rilevato che la procedura di registrazione dei dati sul sito della società londinese subordinava la partecipazione al concorso all’accettazione del trattamento dei dati per finalità di marketing, configurando una coazione della volontà dell’interessato.
Il Garante ha così riscontrato che Sky ha violato anche diverse disposizioni del GDPR. In particolare, sono state rilevate violazioni degli articoli 5 e 6 del Regolamento, che riguardano i principi di liceità, correttezza e trasparenza nel trattamento dei dati personali, nonché la necessità del consenso esplicito degli interessati per il trattamento dei loro dati personali. Inoltre, Sky non ha rispettato l’articolo 7 del GDPR, che stabilisce i requisiti per il consenso, e l’articolo 21, che conferisce agli interessati il diritto di opporsi al trattamento dei loro dati personali per finalità di marketing diretto.
Il Garante ha vietato a Sky ulteriori trattamenti con finalità commerciali senza adeguate verifiche e ha imposto l’adozione di procedure per garantire il rispetto delle disposizioni in materia di consenso e informativa. È stata inoltre applicata una sanzione amministrativa pecuniaria di 842.062 euro.